domenica 19 dicembre 2010

sul 14 dicembre

Oggi lo spettacolo penoso messo in atto da black bloc e alcuni manifestanti il 14 dicembre ottiene il solito effetto di restringere il consenso e scatenare una reazione ancor più violenta. Poi domani gli stessi che rivendicano la sacrosanta esplosione di rabbia torneranno a sfilare con le bandiere arcobaleno, magari andranno da mammastato a chiedere di vietare le manifestazioni dei neofascisti oppure si lamenteranno che la polizia, in borghese o non, fa loro tanta bua.
Sulla violenza serve una riflessione onesta e ammetto di non avere risposte in tasca. Ma mettere sullo stesso piano gli scontri del 14 e quelli in Campania contro le discariche (ecco: lì Saviano ha DAVVERO sbagliato) e rivendicarli entrambi fa fare la stessa figura di quelli che dicono che le bombe portano la democrazia (a Berlino devono aver funzionato a singhiozzo, facendola sbocciare solo nei quartieri occidentali).
Certo, è molto più facile rinchiudersi dentro i soliti rassicuranti steccati ideologici, e allora: "acab", "quellosatteggiappasolinisenzaesserlo" e compagnia bella.

(Berlino, Kunsthaus Tacheles)

venerdì 3 dicembre 2010

Hallo Berlin 2.0

Bisogna tornare a B
...come si torna nella casa perduta, alla ricerca di un'epoca senza pari, in cui il coraggio dei giusti ha vinto per poi subito essere dimenticato.

Normalità. Non è quello che cercavamo tutti dopo troppe tragedie? Alle nove di sera del nove novembre mi ero fatto trascinare da migliaia di anime dantesche attraverso il passaggio scardinato della Bornholmer Strasse. Incontrai subito a trenta metri a Ovest del Muro Paul e Christine, due ventenni che piangevano abbracciati nell'epicentro di una gioia planetaria. Si erano conosciuti due anni prima durante una gita scolastica di Paul a Est. Vivevano divisi dal Muro a pochi chilometri di distanza, ma ogni quindici giorni, per vedersi, lei prendeva il treno per Dresda e poi per Praga e lui la raggiungeva in macchina attraverso la Baviera sino al ponte Karlov. Ora la vita sarebbe diventata normale.
Carlo Bastasin, "La Germania contro il muro. Il sogno e il risveglio".